L'articolo 36 del decreto legislativo 81/2008 stabilisce che il datore di lavoro ha l'obbligo di formare e informare i lavoratori sui rischi negli ambienti di lavoro. Solo con una buona informazione, infatti, si può ottenere un'adeguata prevenzione e promozione della salute e della sicurezza nonché una corretta gestione delle situazioni di rischio all'interno delle imprese.
In base all'articolo 36 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 il datore di lavoro è tenuto a provvedere affinché ogni lavoratore riceva un'informazione adeguata:
sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi all'attività dell'impresa in generale;
sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro;
sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezioni, e del medico competente;
sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
L'informazione, dunque, intesa come quel processo di comunicazione/ricezione di notizie e concetti, è fondamentale per identificare, ridurre e gestire i rischi negli ambienti di lavoro. A tal proposito diventa necessario trasferire notizie e contenuti di carattere comportamentale, procedurale, concettuale, in aree tematiche tecnologiche, tecniche, scientifiche e legislative. Il datore di lavoro può servirsi di diversi strumenti attraverso i quali fornire le giuste informazioni: depliant, video, assemblee generali, volantini, incontri di gruppo, lezioni in aula, avvisi in bacheca, assemblee di reparto. A volte ci si limita a distribuire ai lavoratori degli opuscoli illustrati, tuttavia questa modalità non è sufficiente perché l'informazione deve sempre essere supportata da una spiegazione del materiale fornito e da un'opera di sensibilizzazione. Il datore di lavoro, infatti, ha il dovere di controllare che le norme siano assimiliate dai lavoratori durante il ciclo lavorativo, così da non compromettere la sicurezza propria e degli altri colleghi. In generale le informazioni devono essere fornite in forma semplice e immediata in maniera tale da arrivare facilmente anche a lavoratori con bassa scolarizzazione o lavoratori stranieri.
L'obbligo di informare i dipendenti sui rischi specifici per la sicurezza e la salute in relazione all'attività svolta deve essere attuato non solo attraverso divieti, ma soprattutto con le indicazioni delle conseguenze che alcune modalità di lavoro possono comportare. Non basta neanche affiggere estratti di norme di igiene del lavoro o generici simboli di pericolo. L'informazione deve essere sempre mirata e specifica con indicazioni molto dettagliate e istruzioni ben precise.
In accordo, dunque, con quanto espresso dal D. Lgs. 81/2008 diventa fondamentale organizzare, programmare e pianificare in maniera accurata la formazione e l'informazione dei lavoratori. Queste, infatti, rappresentano il punto di partenza per un'adeguata prevenzione e per la promozione della salute, della sicurezza e della corretta gestione delle situazioni di rischio sul luogo di lavoro e più in generale all'interno di un'impresa.
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