Vi presentiamo il primo monitor di area al mondo che consente di non perdere nessun allarme evitando rischi per i lavoratori. Sono diverse le qualità che offre: è utilizzabile anche con la tecnologia satellitare, consente un monitoraggio continuo, utilizza la connettività cellulare 4G integrata e la batteria dura più di cento giorni.
In ambienti confinati a rischio per la presenza di sostanze pericolose, l'uso di dispositivi per la sicurezza e la salute dei lavoratori è ormai doveroso. Molti gas asfissianti, ad esempio, sono inodori, incolori e insapori, non sono rilevati dall’apparato sensoriale umano e causano la perdita di conoscenza senza segni premonitori, per cui l’uomo non riesce ad avvertire il pericolo in tempo. Il rischio di intossicazione si può verificare in caso di:
impropria bonifica di ambienti confinati con presenza di residui di materiali che possono emettere gas, fumi o vapori ( per esempio H2S);
presenza di gas, fumi, vapori tossici che possono invadere cisterne o serbatoi tramite le condotte di collegamento;
presenza di sostanze liquide e solide che, in alcune condizioni, possano improvvisamente rilasciare nell’ambiente gas o vapori pericolosi;
presenza di polveri;
presenza di liquidi e solidi che emettono gas tossici in presenza di aria o vapori d’acqua (zolfo, fosfuri che emettono fosfina a contatto di acidi ed acqua o vapore, ecc.);
reazioni chimiche di decomposizione o fermentazione;
ambienti sospetti di inquinamento o confinati dove si effettuano processi di saldatura;
lavorazioni con solventi organici tossici o vapori tossici;
attività svolte nei pressi di fogne, bocche di accesso e pozzi di connessione alla rete;
combustioni in difetto d’ossigeno;
scavi e fossi contenenti terreno contaminato, come scarichi di rifiuti;
reazioni tra sostanze incompatibili con accumulo di gas tossici (es. sostanze acide con ipocloriti, solfuri, cianuri, ecc.)”.
Oltre ai consueti equipaggiamenti come le maschere con filtro o respiratori isolanti, elmetto per la protezione della testa da caduta di materiale dall’alto o dall’urto con oggetti, imbragatura di sicurezza, guanti di protezione, protezione degli occhi se si è esposti a sostanze pericolose, diventano essenziali dispositivi capaci di identificare gli agenti chimici eventualmente presenti con un monitoraggio costante. G7 EXO è il primo vero Internet of Things (IoT) per il monitoraggio dei gas di area al mondo, robusto e facile da usare. Si collega direttamente al Blackline Safety Cloud utilizzando la connettività cellulare 4G integrata, non richiedendo altre infrastrutture. Nella maggior parte dei paesi in Europa, Stati Uniti e Canada, G7 EXO è supportato da una super rete di copertura composta da più operatori che consente di non perdere nessun allarme e fa sì che nessun lavoratore o sito venga esposto a rischi ambientali. G7 EXO è anche il primo monitor di area a individuare la posizione delle esposizioni al gas utilizzando la rete satellitare Galileo dell'Agenzia spaziale europea.
Questa tecnologia, infine, permette di fornire una comunicazione senza interruzioni in luoghi diversi grazie ad una funzione vocale push-to-talk che funziona come un walkie-talkie. Il monitoraggio è in tempo reale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e supervisiona i cantieri anche durante gli arresti, i turnaround e i progetti di costruzione, nonché le fattorie di serbatoi, le perforatrici, gli spazi confinati, i perimetri dei siti e altro ancora. A livello “tecnico” non è necessario che i monitor di G7 EXO vengano sistemati in modo che siano visibili tra loro e non è necessario neanche sostituire le batterie spesso. Il dispositivo resiste a temperature rigide, venti e piogge.
Insomma, una vera e propria rivoluzione nel campo della sicurezza.
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